Artwork > Residency at the Orto Botanico di Palermo

The history of botanical gardens and botanical collections are grounded in processes of colonial collection, occupation, and exploitation. Yet today, these histories are obscured by the beauty of the plants themselves and the carefully curated spaces they exist in, seemingly separate from the bustle of contemporary life. However, these botanical spaces remain deeply intertwined with the production of national and cultural identity.

Botanical Genealogies is the product of both artistic experimentation and academic research into the legacy of colonial botany at Palermo’s Orto Botanico. During my month-long residency, I have focused on trees in the collection that were tied to the cultural and economic history of Palermo and Sicily, such as the ficus and citrus collections, in addition to coffee, bamboo, and ceiba, plants that were utilized for economic opportunity in Sicily during the last century.

Colonial legacies are often cloaked in nostalgia, producing a filtered view of history, similar to the way it is applied to conflicted familial histories. In Botanical Genealogies, Bartone treats the collections of the Orto Botanico like a family portrait, examining their cultural genealogies to understand the complicated ways in which individual specimens are regarded. My paintings of trees, for example, are painted with walnut ink (made from my own walnut tree in California) depicting the plants as if they were family ancestors: framed portraits point towards the connections between nature, culture and economy. The final installation utilizes materials collected from the garden during her residency – the leaves of the bamboo and dragon’s blood tree, and the white fluffy flowers of the ceiba tree. Experienced together, the portraits and installation point to the plant’s cultural, social, and economic history in Sicily.

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La storia degli orti botanici e delle collezioni botaniche si fonda sui processi di collezionismo, occupazione e sfruttamento coloniale. Ancora oggi, queste storie sono oscurate dalla bellezza delle piante stesse e dagli spazi accuratamente curati in cui si trovano, apparentemente separati dal trambusto della vita contemporanea. Tuttavia, gli spazi e le collezioni botaniche rimangono profondamente intrecciati con la creazione dell'identità nazionale e culturale.

Botanical Genealogies è il frutto di una sperimentazione artistica e di una ricerca accademica sull'eredità della botanica coloniale dell'Orto Botanico di Palermo. Durante il mio periodo di residenza di un mese, sono concentrata sugli alberi della collezione museale legati alla storia culturale ed economica di Palermo e della Sicilia, come le collezioni di ficus e agrumi, oltre a caffè, bambù e ceiba, piante e alberi il cui utilizzo ha influito sullo sviluppo di opportunità economiche in Sicilia nel secolo scorso.

Le eredità del passato coloniale sono spesso ammantate di nostalgia, da cui si produce una visione filtrata della storia, in modo simile alla lettura che viene applicata a storie familiari conflittuali. In Botanical Genealogies, tratto le specie presenti nella collezione dell'Orto Botanico di Palermo come un grande ritratto di famiglia, esaminandone le genealogie culturali per comprendere i modi non immediati in cui vengono considerati i singoli esemplari. I miei dipinti sugli alberi, ad esempio, sono realizzati con l' inchiostro di noce (ricavato da un albero di noce della California) e raffigurano le piante come se fossero antenati di famiglia: i ritratti incorniciati indicano le connessioni tra natura, cultura ed economia. L'installazione finale utilizza materiali raccolti dal giardino durante la sua residenza: le foglie del bambù e della dracena - nota come sangue di drago - e i fiori bianchi e soffici della ceiba. Visti insieme, i ritratti e i reperti vegetali che compongono l'installazione evidenziano attraverso le piante la storia culturale, sociale ed economica in Sicilia.